Decidofobia: Paura delle decisioni

Il rischio di una decisione sbagliata è preferibile al terrore dell’indecisione. (Mosè Maimònide)

La decidofobia, la paura di prendere decisioni, è una malattia comune. Ho letto che Napoleon Hill una volta ha chiesto al pubblico in occasione di uno dei suoi seminari quante volte le persone decidono di perseguire un obiettivo prima di rinunciare? Spesso la risposta è zero.

La mancanza di coraggio è un problema.

bambino che pescaCome molte altre cose, la mancanza di coraggio verso la presa di decisione ha radici nell’infanzia. Quando sei piccolo vuoi scoprire il mondo. Hai un’audacia illimitata e ti avvicini alla strada in cui sfrecciano le macchine, o cerchi di abbracciare un alveare come farebbe un orso. Per tutta risposta, i tuoi genitori, che stanno cercando di proteggerti, ti fanno capire in modo drammatico i pericoli di tali azioni.

Ma le loro reazioni spesso includo minacce non necessarie che fomentano la paura. (Queste minacce possono essere anche fisiche in casi estremi).

Come risultato tu impari che provare a fare cose nuove porta alla perdita dell’amore dei tuoi genitori. Da adulto penserai che non puoi o non dovresti fare qualcosa – e, ovviamente, sei intelligente abbastanza da individuare immediatamente almeno dieci ragioni per le quali non avrai successo.

Ma nella maggior parte dei casi le persone non dicono né sì né no. Scelgono solo di ignorare la sfida. Non prendono alcuna decisione, e si auto-convincono che.. “OK, non posso farlo adesso, ma magari domani, tra un mese, o l’anno prossimo. Oggi non è il giorno giusto“.

Non ci sono momenti perfetti per prendere una decisione. La vita non è un videogioco in cui puoi intravedere quando più avanti dovrai schiacciare il bottone per saltare ed evitare di cadere nella buca e fallire.

Tuttavia anche il non scegliere ti condurrà da qualche parte, e molto probabilmente sarà un posto peggiore perché dipenderai dalle decisioni di chi ti è intorno.

Alcune persone hanno paura di decidere perché temono l’opinione degli altri.

Cosa diranno gli altri? Come verrò giudicato?

timidezza eccessivaTi piaceva qualcuno a scuola ma non hai mai osato dirlo a nessuno o non ti ci sei mai messo insieme perché temevi quello che avrebbero detto i tuoi compagni di classe?

Questo genere di cosa può capitare anche agli adulti. È meno probabile che riguardi la scelta di un partner (anche se ho seguito il caso di una ragazza non si è fatta avanti col collega perché era considerato quello “strano” dagli altri), ma più probabilmente si tratterà di cose triviali come marche di vestiti, cibo, o tipo di cellulare.

Quando la persona è così terrorizzata dal prendere una decisione al punto da non muovere un dito senza l’approvazione di molte persone, significa che la paura del rifiuto ha il controllo di questa persona.

Cosa va fatto in questi casi?

Prendi coscienza del tuo valore

rivaluta le tue potenzialitaDovresti accettare la verità inalterabile – non sarai MAI perfetto per TUTTI. Quindi se un’opinione contraria o un giudizio ti colpiscono sulla strada dissestata del prendere una decisione e costruire la tua sicurezza personale, allora qual è il tuo compito? Valuta. Accetta che il giudizio è inevitabile e non cercare di opporti. Riflettici sopra e rigira la situazione.

Non perdere tempo a cercare di capire perché qualcuno pensa una certa cosa di te. Non puoi leggere nella loro mente, puoi leggere solo la tua. E se consideri il loro giudizio ingiusto, privo di valore, e inutile, allora mettilo nel cassetto “pensieri stupidi di qualcuno che non mi conosce abbastanza” e procedi oltre.

So che è più facile a dirsi che a farsi. Ma nessuno altro a parte te può prendere questa decisione. Puoi decidere se continuare a dare spazio immeritato a questo senso di ansia e risentimento, o se controllare la tua irritazione momentanea, analizzarla coscientemente ed essere consapevole dei tuoi pregi e dei tuoi “difetti”. A quel punto puoi isolare i pensieri negativi nel posto remoto della mente in cui riponi tutti i pensieri che non cambieranno mai in meglio la persona che sei.

Strategia dei piccoli passi

raggiungere gli obiettivi a piccoli passiAnche la persona più coraggiosa nel prendere decisioni può raggiungere un punto in cui si sente insicuro circa il suo potenziale.

Quando il dubbio ti colpisce, non ti fermare. Invece, concentrati solo sul passo successivo davanti a te. Se quel passo ti sembra così grande da non poterlo completare, dividilo in tre o quattro sotto-passaggi. Non importa quanti siano. Lascia che sia la più piccola stupidata – come salire una rampa di scale invece di usare l’ascensore se il tuo obiettivo è perdere peso.

Ciò che importa è che tu decida di non gettare la spugna e smettere di perseguire il tuo obiettivo. Fai un piccolo passo, poi due piccoli passi per riguadagnare fiducia. Dopo alcuni di questi passi, le nuvole si diraderanno e riacquisterai la motivazione necessaria. Hai resistito alla tentazione e non ti sei fermato: fai in modo che i piccoli passi non si trasformino mai in procrastinazione.

Analizza la questione con carta e penna

analisi swotFai una rapida analisi del caso per il quale devi attuare una scelta: stai affrontando una sfida e sei paralizzato dal peso della decisione. Prendi un pezzo di carta e fingi di aver già detto di sì alla sfida. Dividi il foglio in quattro sezioni.

  1. Prima sezione: Punti di Forza. Scrivi qui tutte le qualità, informazioni, esperienze, risorse e informazioni rilevanti che hai già per poter raggiungere l’obiettivo.
  2. Seconda sezione: Punti Deboli. Scrivi qui tutte le cose che sai che ti potrebbero servire (maggiore esperienza ed informazioni utili, conoscenze e indicazioni, etc.) ma che al momento non hai. Definisci i problemi nello specifico, individuando precisamente le questioni che potrebbero allontanarti dal completare la “missione”.
  3. Terza sezione: Opportunità. Questa è la prospettiva migliore possibile. Scrivi come la tua vita potrebbe beneficiare dal completamento di questa sfida. Fai anche un elenco di tutte le tue opzioni al momento per la risoluzione dei problemi al punto 2. Fai attenzione a quanti di questi possono essere risolti, quanto tempo ed energia richiederebbe assicurarti di vincere questa sfida. Inoltre concentrati sulle 3 variabili tempo/energia/benefici. Assicurati che la sfida alla quale dici di SI valga davvero il tuo tempo e la tua energia.
  4. Quarta sezione: Minacce. Lo scenario peggiore in assoluto. Prima, scrivi la cosa peggiore che potrebbe succedere se fallissi in questa sfida. Potresti realizzare che la posta in gioco è in realtà piuttosto bassa. Fai anche un elenco dei possibili rischi, ostacoli, minacce esterne, e di tutti quei problemi al punto 2 che sei sicuro al 100% di non poter risolvere.

Se provi ad effettuare questa analisi prima di ogni decisione importante, ti farai un’idea abbastanza chiara di cosa ti aspetta.

Questo tipo di analisi è molto efficace, e si chiama analisi SWOT .

Ovviamente non c’è bisogno di fare questa analisi per le decisioni meno importanti, come decidere se fare un saluto ai suoceri nel weekend.

Sappi che pochissime decisioni influenzano la nostra vita in modo permanente, o nel lungo termine. La maggior parte di esse non sono più così importanti una settimana o un mese dopo:

  • Lascia andare le paure della tua infanzia
  • Lascia andare la tua paura del giudizio pubblico
  • Per le cose meno importanti non vale la pena di torturarti con la paura e l’indecisione
  • Per le decisioni importanti puoi sempre fare una analisi.

 

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