La paura di vomitare può generare un’ansia insostenibile

paura di vomitareE’ chiamata emetofobia, ed è la paura patologica del vomito. Questa fobia può limitare pesantemente la vita di una persona fino ad impedirle di vivere a pieno la propria vita: nel tentativo di prevenire l’eventualità del vomitare, vengono messe in atto una serie di precauzioni quali per esempio assumere farmaci antiemetici o digestivi ed evitare di ingerire certi cibi, evitare di mangiare in presenza di altre persone, evitare di uscire da casa, o allontanarsi da eventi sociali al primo cenno di nausea.

L’emetofobia è ancora più chiara se a parlarne sono direttamente le persone che ne soffrono, ecco due testimonianze:

E’ da quando sono bambina che ho paura di vomitare, ma l’anno scorso, sono stata peggio. E’ successo che il mio fidanzato è stato male e ha vomitato mentre ero presente. Da quel momento mi sono sempre sentita “gonfia”, ho avuto un malessere che non so descrivere, tipo mal di pancia, come se mi avesse attaccato un virus, solo che in realtà ero in salute.

E’ passato del tempo, una settimana, con questa paura, due settimane, poi un mese, poi due mesi, e tutt’ora sono qui, dopo un anno, ancora con questa fobia, ho paura di mangiare, di andare a dormire perché ho paura che mi possa alzare improvvisamente di notte e vomitare come è successo al mio ragazzo. Per questo fatico a mangiare e non riesco a stare tranquilla, non riesco neanche più a godermi una giornata serena e soprattutto non riesco più a dormire da sola.

Se una notte per qualche motivo succede, vado in panico e non so cosa fare, non so come dormire senza lui, non so come fare se starò male e mi ritrovo da sola, ora ho sempre bisogno di qualcuno che mi dica, ci sono io con te. Insomma, per questa paura di vomitare, ormai non riesco piu a far niente.

e ancora

Lavoro in un asilo. Questa mattina appena arrivata, un bambino ha vomitato e la mia collega mi ha chiesto di occuparmene. Prima o poi doveva accadere. Mi sono fatta coraggio per fare ciò che non avevo mai fatto prima: ho pulito il vomito. Dopodiché con una scusa sono uscita dall’aula e mi sono chiusa in bagno a piangere, in quanto ero scioccata. Avrei voluto tornare a casa di corsa, ma dovevo stare a lavoro.

Rivedo quell’orribile scena e penso che non me la dimenticherò mai più. Anche se non voglio devo fare finta che nulla sia successo, se non voglio essere licenziata.

Fortunatamente, la terapia per guarire dall’Emetofobia può portare ad una cura completa. Nelle situazioni più gravi la psicoterapia va accompagnata dal trattamento farmacologico.

Nei casi meno gravi invece il supporto più utile arriva da sedute di ipnosi o dalla terapia cognitivo-comportamentale: in particolare il metodo noto come “esposizione” può rivelarsi molto utile. Questo metodo è di grande aiuto per ridurre la paura associata all’atto del vomitare.

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