Per guarire dall’ansia accettala e smetti di averne paura

accettare ansia per guarire dagli attacchi di panicoUno degli step meno facili durante il trattamento dell’ansia generalizzata e degli attacchi di panico è quello che prevede, per il paziente, l’idea di smettere di opporre resistenza all’ansia per permetterle di esistere, accettandola.

Accettare ed accogliere l’ansia: Cosa vuol dire?

Proverò a spiegare cosa vuol dire accettare ed accogliere l’ansia con un esempio.

ansia come un gane da guardiaLa mia famiglia aveva questo fantastico cane chiamato Baldo. Era un piccolo Beagle. Aveva l’abitudine di sedere tutto il giorno nell’ingresso di casa aspettando che qualcuno entrasse dalla porta principale. Quando alla fine arrivava qualcuno davanti all’ingresso, andava completamente fuori di testa! Ma solo finchè non invitavamo questa persona ad entrare.

Se tenevamo una persona alla porta (ad esempio, il povero postino), Baldo vibrava di energia nervosa, abbaiando forte con tanto di pelo dritto sulla schiena. Indipendentemente da quanto cercavamo di dirgli di mettersi a cuccia e smettere di abbaiare, non ascoltava.

Il suo ragionamento era: “Sono la guardia di questa casa, e se il mio padrone non invita una persona a varcare la porta, quella persona è indesiderata e di conseguenza una minaccia”.

A volte tenevo gli amici sulla porta di casa per alcuni minuti lasciandoli poi entrare (se erano coraggiosi abbastanza), solo per vedere il cambiamento di reazione di Poldo. Era lo stesso ogni volta. Una volta che passavano la porta d’ingresso, immediatamente smetteva di abbaiare tornava a sedersi sulla sua coperta.

L’ansia è come una cane da guardia. È il tuo protettore. È la tua reazione di attacco o di fuga attivata dalla parte emozionale del tuo cervello, che è progettato per mantenerti al sicuro. Ha bisogno di te, il padrone (il tuo cervello razionale), affinché lo rassicuri sul fatto che le sensazioni fisiche inusuali che ti fanno visita non siano una minaccia reale e che tutto vada bene.

Ma come abbiamo visto, dire semplicemente “Va tutto bene. Adesso calmati” non funziona. Proprio come Poldo, l’ansia risponde molto meglio alle azioni. Devi lasciare l’ansia entrare mentalmente. Se tieni la porta chiusa all’ansia, il tuo cervello emozionale pensa che la minaccia sia reale e che ci sia qualcosa da temere. Quando inviti le sensazioni ansiose accettandole totalmente, il tuo cervello emozionale (il tuo cane da guardia) si fa indietro e si calma.

Dovremmo affrontare il disagio dal quale stiamo scappando, anzi dobbiamo imparare a giacere con lui e lasciare che il suo potere violento ci trasformi.

accetta ansia per guarire dal panicoImparare a fermarsi nell’ansia è la via per guarire. Fermarsi nelle sensazioni sgradevoli dà alla tua mente e al tuo corpo l’opportunità di rilassarsi e depurarsi dalla reazione di stress. Quindi quando la paura o l’ansia vengono a galla, invece di spingerle di lato, sussurra a te stesso: “E’ tutto a posto. L’accettazione dell’ansia porta un senso di pace e di comprensione del fatto che tutto si sistemerà col tempo”.

Nessuno vuole sentirsi ansioso. Chi lo vorrebbe? È davvero un’esperienza sgradevole, inquietante. Ma non voler provare ansia non la farà migliorare né andare via. La frustrazione e lo stress sono l’unico risultato che si ottiene desiderando che le cose siano diverse da quelle che sono. Non devi amare l’ansia. ma solo permetterle di essere presente.

Il Dott. Carl Rogers scrisse: “L’accettazione è il pre-requisito del cambiamento. L’accettazione della tua condizione attuale è la tua liberazione da esso, poiché consente un cambiamento positivo. Dire Sì all’ansia ti apre all’energia e alla vitalità che stanno al di là dell’ansia, così che tu possa trasformarla da qualcosa di spaventoso a qualcosa di positivo.

“Io accetto e permetto a questa sensazione ansiosa di essere presente.”

Con questa accresciuta tolleranza, la tensione che senti si riduce e viene infine eliminata. Come effetto collaterale, finisci per ottenere ciò che vuoi. Finisci per sentirti calmo. L’ansia ti abbandona non perché l’hai forzata ad andarsene ma perché non la stai più alimentando con la resistenza e la paura. 

Non è una battaglia

Dire di sì all’ansia non vuol dire cedere o arrendersi ad essa. Dire “Sì” significa fare un’affermazione di presa di potere – non di sconfitta. Si tratta di sancire una tregua nella guerra che hai combattuto con te stesso. L’atto di dire di sì viene da un te stesso potente e ben consapevole.

So che è facile essere d’accordo in linea di principio col dire di sì all’ansia, ma è molto più difficile da mettere in pratica. Quando usi questo approccio, devi fare attenzione ai tuoi processi mentali mentre affronti l’ansia. Molte persone pensano di dire “Sì” quando in realtà stanno ancora dicendo di no. Sono disponibili a fare alcuni piccoli passi verso l’ansia, ma hanno paura di venire sommersi da essa e di conseguenza si trattengono e non lo fanno mai al 100 percento.

Un altro esempio

Lascia che ti mostri l’esempio di Veronica, con la quale ho parlato recentemente. Le sue sensazioni ansiose sono un groppo in gola e il senso di vertigini. Ha paura che potrebbe svenire quando è fuori di casa, anche se non è mai svenuta prima.

Mi ha detto: “Sto provando il tuo approccio per fermare l’ansia generalizzata, ma non sta funzionando davvero. Non se ne sta andando. Cosa sto sbagliando?”

Ho attirato la sua attenzione sulla sua scelta di parole: “provando il tuo approccio per fermare l’ansia.. non se ne sta andando”.

attacchi di panico al centro commercialeLe ho spiegato che per applicare la terapia correttamente, deve smettere di dire no all’ansia, ed al contrario mettersi a suo agio nel disagio ansioso. Non può nascondersi da esso né cercare di impedire che accada. Nel caso di Veronica, questo significa che deve recarsi in posti dove queste sensazioni si manifestano (al centro commerciale, nel suo caso) e sedersi con loro – non spingerle via, ma diventare l’ osservatore e mettersi a suo agio col disagio ansioso.

Ho spiegato a Veronica che spingere via queste sensazioni o “provare a farle smettere” saltuariamente non è accettazione. Deve permettere loro di essere presenti e dire “Sì” all’ansia tutto il giorno.

“Forza, groppo in gola! Andiamo a fare shopping. Dai mancamenti, venite anche voi!”

Quando accogli i sintomi e te li fai amici ti togli dal meccanismo di attacco o di fuga. Ecco cosa significa veramente dire di sì. Questo atteggiamento ferma l’attrito interiore e permette ai tuoi pensieri e alle tue emozioni di scorrere insieme alle ondate di ansia che senti. Non significa fingere di apprezzare quelle sensazioni. Si tratta di avere un atteggiamento aperto ed ospitale verso di esse. Questo atteggiamento ti consente ora di visitare posti e stare bene indipendentemente dal fatto che le sensazioni siano presenti o meno.

Veronica inizialmente aveva difficoltà ad accettare le sensazioni perché temeva che permetterle le avrebbe solo fatte peggiorare. Magari anche tu ti senti così? Magari temi che invitare la paura ad entrare e farti amico ciò che ti spaventa avrà come unica conseguenza quella di farti precipitare nel baratro. È qui che dovrai davvero fidarti della terapia cognitivo-comportamentale.

ricordo degil attacchi di panico sono come le sabbie mobiliHai già vissuto il tuo episodio peggiore di ansia. Quello che sta accadendo da allora è che stai tenendo inchiodata sul posto la tua ansia insieme alla tua resistenza ad essa. Questa resistenza sono le sabbie mobili che ti tengono bloccato. Quando smetti di dire di No ed abbandoni la resistenza, ti tiri gradualmente fuori dal fango.

Penso che il processo di accettazione dell’ansia sia un po’ come imparare a non grattare un prurito che ti irrita davvero. All’inizio il prurito è tutto ciò a cui riesci a pensare, e continui a tornare a grattare per avere un po’ di sollievo. Grattare un prurito ovviamente peggiora semplicemente le cose, e a quel punto diventi ossessionato dall’irritazione che ti sta causando. Attraverso l’accettazione, alla fine impari a sederti col disagio del prurito senza grattarlo. Ti concentri sulla tua giornata e permetti al prurito di esistere senza grattarlo. Non è facile da fare, soprattutto all’inizio del processo, ma lentamente il prurito comincia ad essere meno irritante, e tu lo noti sempre meno, fin che alla fine se n’è andato.

La stessa cosa accade quando accetti l’ansia e smetti di resisterle. Non stai più reagendo ad essa in modo negativo. Il tuo cervello finisce per filtrarla, e tu non noti più la sua presenza. Non appena smetti di reagire con paura, smetti di alimentarla e ti liberi dal disagio.

Non è che non avrai mai più sensazioni di ansia. Si manifesteranno di tanto in tanto, specialmente quando sarai stressato o esausto, ma ora avrai una modalità sempre più istintiva ed automatica con la quale reagire ad esse. Dici loro di sì.

Piu tiri la corda e più il nodo si stringe

ansia e come un nodoHo già fatto riferimento al fatto che combattere l’ansia è come giocare al tiro alla fune con la tua ansia. Più tiri contro di essa, più lei stessa tira dalla sua parte. La tensione e l’attrito che senti vengono dalla corda che stai stringendo così forte. Hai paura di lasciarla andare a causa della possibilità di perdere la battaglia. Imparando a dire “Sì all’ansia, lasci andare la corda e la resistenza.

“Il bamboo che si piega è più forte della quercia che tenta di resistere. (proverbio giapponese)

In ogni caso sentirsi spaventati è normale ed avviene di frequente.  L’ansia può essere un’esperienza davvero spaventosa.

Datti il permesso di avere paura, se è quello che senti. Datti il permesso di sentirti vulnerabile. Più ti permetti di accettare semplicemente come sei in questo momento, più velocemente l’emozione sovraccarica di paura si dissiperà.

Accogli l’ansia senza giudizio e senza opinioni. Di di sì con un sorriso e permettiti di sentire qualsiasi cosa si manifesterà. Se lo fai al 100 percento, la sensazione muterà entro pochi istanti in qualcosa di diverso. Le sensazioni cambiano di momento in momento. Non se ne sarà andata, ma si trasformerà in una sensazione più tollerabile solo per averle detto di sì e averle lasciato spazio.

Imparare a lasciare ai pensieri sgradevoli e alle emozioni il loro spazio è il momento di svolta.

L’accettazione e il permesso richiedono pratica. All’inizio sentirai sicuramente il desiderio di dire “No, questo non lo voglio”. Sentirai il temporale in arrivo e penserai “Non mi piace ciò che sta arrivando” oppure “Questo non lo voglio sentire”. Si tratta di una reazione naturale, ma ricorda che “le nuvole grigio scuro” dell’ansia si allontaneranno più velocemente se lascerai loro spazio per farlo.

Il paradosso della cura dell’ansia sta nel fatto che tu stai cercando di generare un cambiamento positivo mentre, nello stesso momento, sei tranquillo se quel cambiamento non avviene immediatamente.

Assurdo, vero? Ma è proprio così che stanno le cose.

Se vuoi un aiuto addizionale per velocizzare i tuoi progressi, puoi leggere Come velocizzare la guarigione dall’ansia e dagli attacchi di panico.

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122 risposte

  1. Gavino ha detto:

    Ottimo articolo ….io dopo esser stato abituato con i farmaci. (Che non aiutano del tutto ) mi sono messo a nudo.mi trovo in questa situazione di accettare l’ansia.

    • ernesta-zanotti ha detto:

      ottimo.vedrà che andrà meglio

      • Gavino Palomba ha detto:

        Quando esco in giro per la città in mezzo alla confusione sale l’ansia e ancora non riesco ad accettarla del tutto .Sembra che mi possa succedere qualcosa di brutto.Sè è questa la strada andiamo avanti. Un Saluto

      • Roberta ha detto:

        Bongiorno dottoressa volevo una dritta se possibile..la stessa tecnica di accettazione che propone qui sopra può essere usata ugualmente anche esempio per allentare lo stress riguardo ciò che non possiamo cambiare nella vita seppur non ci piace?grazie mille.

      • Valentina Marullo ha detto:

        Vorrei fare una domanda, mi saprebbe indicare un libro semplice da leggere che spiega bene come accettare l ansia?

  2. Ale ha detto:

    Anche io però non è semplice

  3. Gavino ha detto:

    Comunque quello che mi preoccupa è quando sto in mezzo a tantissima gente. .il senso di confusione mi fa salire l’ansia. ..e devo abituare a stare nel frastuono. .

    • Gavino ha detto:

      Ti ringrazio tantissimo per il tuo consiglio. ..ma a volte le sensazioni fisiche sono fastidiose …tipo la nausea ….come mi devo comportare dottoressa. …un saluto

      • ernesta-zanotti ha detto:

        purtroppo immagino sia difficile ma il consiglio non cambia ..ecco perchè a volte è utile una terapia..perchè un terapeuta ti può sostenere passo per passo insegnandoti alcune tecniche…se vuoi sempre sul mio sito trovi il corso di training autogeno (una tecnica base per calmare i sintomi ansiosi e depressivi in generale)..potrebbe essere un inizio! in particolare la fase del respiro.
        un saluto

    • Gavino ha detto:

      Devo dire dottoressa che ieri è stata una dura esposizione. Nella città in cui vivo c’era una marea di gente…Sono stato nelle sensazioni …ma capisco che ci vuole allenamento. …un saluto .Ho seguito i suoi consigli e non sono scappato…

  4. Micaela ha detto:

    Ho letto questo articolo e finalmente ho capito un po’ più di cose. Esempi chiarissimi. Grazie.
    Qual’e’ il suo sito?
    Ha pagina FB?
    Peccato riceva solo a Brescia.

    • ernesta-zanotti ha detto:

      gentile Micaela grazie mille per il suo commento..mi fa piacere abbia trovato utile quanto ho scritto.
      la informo che, in alternativa agli incontri dal vivo, fornisco un servizio di consulenza on-line (skype o telefono).
      Troverà le indicazioni per contattarmi sulla home page.

      a presto

  5. VALENTINA ha detto:

    Buongiorno Dottoressa, trovo che i suoi articoli e consigli siano validissimi. Soffro di attacchi di ansia anche quando non c’è una reale minaccia da quando ho avuto un paio di attacchi di panico durante l estate. Purtroppo abito a Siena altrimenti mi sarei rivolta di persona a Lei!Sto facendo psicoterapia e mi è stata proposta l EMDR…sa dirmi se è efficace? Ho paura di non riuscire a stare meglio. La ringrazio Valentina

  6. Elisa ha detto:

    Buongiorno. Io ci sto mettendo tutta la mia buona volontà ma quando la sensazione di svenimento arriva mentre sono al lavoro e servo i clienti(sono farmacista) o quando Guido la macchina fuori dalla cittá,non è semplice gestirla. Penso sempre di essere sulla orlo di cadere in terra davanti a tante persone … O di incidentarmi in macchina.che consiglio mi può dare

    • ernesta-zanotti ha detto:

      gentile lettrice le consiglio una terapia cognitivo comportamentale…deve superare questa paura affrontandola…pensando a una domanda: con tutte le volte che ha temuto di crollare è mai successo? forse quello che ha provato è il massimo che può provare…altrimenti sarebbe gia crollata

    • Gavino ha detto:

      Salve Elisa come ti capisco. Sono più o meno nella tua situazione. Anche se alla fine non succede niente i sintomi ti devastano. Ma bisogna familiarizzare con i sintomi e convicersene. Un abbraccio

  7. Selena ha detto:

    Salve Dott.ssa, complimenti davvero per l’articolo, l’ho trovato molto utile.
    Sto mettendo in pratica questi suggerimenti da un po’ e devo dire che sono riuscita ad attenuare parecchio tutta la sintomatologia “fisica” ed a ridurre soprattutto la durata delle crisi vedendole con altri occhi.

    Anch’io comunque sono sempre stata spaventata dal fatto di poter svenire o stare male in mezzo alla gente. E dal fatto che i sintomi possano causare malattie a livello fisico, cuore, circolazione o la morte addirittura, specialmente se mi trovo in luoghi per me “scomodi” dove penso che qualsiasi soccorse farebbe fatica a raggiungermi. Per me la montagna è un incubo! Gallerie..viadotti..

    Effettivamente però è proprio vero che ad oggi non sono mai svenuta, ne tanto meno morta. E’ difficile farsene convinti quando ci si sente molto vulnerabili come in quegli istanti ma è davvero così!

  8. Romina Ceccarini ha detto:

    E vero che bisogna affrontarla guidare fare la spesa anche se a volte non è facile io ci soffro da un anno ma con i medicinali mi aiutano ma non risolvono Il problema. Comunque il suo articolo è stato utile

  9. Giorgio ha detto:

    Articolo formidabile, belle parole e concetti pregni di significato.
    Io personalmente non mi sento di svenire, ma sento un nodo alla bocca dello stomaco tale da poter vomitare da un momento all’altro. Naturalmente la cosa non è mai successa e anzi una volta nonostante avendo indotto lo stimolo, insomma mi resi conto che non era assolutamente necessario farlo.
    Adesso ho cominciato a frequentare una psicoterapeuta, penso sia importante farlo, anche se naturalmente, nonostante sia una donna piuttosto piacevole e professionale, avrei preferito fare tutt’altro! (Chi non lo direbbe comunque).
    Il discorso di far accedere quella paura/terrore lo terrò a mente, è chiaro che sia la via esatta da seguire, è chiaro che imparare a convivere con tale disagio intendendolo come un “non problema” sia la chiave. Un saluto a tutti, e vi auguro il meglio nei vostri miglioramenti!
    Da un ragazzo, semplice, simpatico e con tanta voglia di togliersi di dosso questa schifezza. Anche perché la vita è troppo bella per dover aver paura di non poterla affrontare con serenità! Di mio, spero di riuscirci tanto!

  10. Federica ha detto:

    Gentile dottsa, articolo chiaro e molto utile. Io ho paura di svenire. Sento calore in tutto il corpo e talvolta formicolio alle braccia. Può darmi fastidio la vista opure tachicardia. Mi capita soprattutto a scuola dove insegno ma non solo. Il mio errore è spaventarmi. Ho sempre paura di stare male in mezzo agli altri e di fare figuracce. Sto usando qualche farmaco leggero e sto esplorando le cause della mia ansia con la core energetica, che ti fa stare nella sensazione. Comunque proverò ad applicare suoi consigli. Grazie infinite!!!

  11. Speranza ha detto:

    Buon giorno Dottoressa
    Ho letto con interesse il suo articolo e torno spesso a rileggerlo per trarne conforto.
    Vorrei un consiglio: io soffro di forte ansia giornalmente ma il momento peggiore è al mattino soprattutto appena sveglia, ancor prima di poter pensare a qualcosa vengo presa da forte angoscia e sensazione di costrizione al petto. Anche in questo caso il Suo consiglio è di lasciar fluire l’ansia e non opporre resistenza? Come posso fare? Mi può dare qualche consiglio pratico?
    Grazie mille

    • ernesta-zanotti ha detto:

      si anche qui lasci andare
      dare consigli pratici in un blog diventa complesso…sono difficili da spiegare in poche parole…soprattutto se non conosco il singolo caso…gli articoli però ne parlano qua e la…continui a leggere…
      se desidera in caso può accedere alla consulenza telefonica..altro non posso fare a distanza (oltre agli articoli)

    • ernesta-zanotti ha detto:

      troppo gentile!

    • Aida ha detto:

      Vedo che i sintomi sono più o meno tutti uguali, ma come si fa a sconfiggere la paura? Comunque mi conforta sapere che non sono la sola ad avere queste fobie, comunque tante grazie per i consigli

  12. Maria. ha detto:

    Salve articolo molto interessante da prendere in considerazione soffro di ansia da 3 anni. Sono sempre stata una ragazza ansiosa è molto sensibile 3 anni dopo un evento un po’ traumatico ho incominciato a soffrire di attacchi di panico e ansia… ho incominciato ad avere paura del futuro se fossi stata in grado di affrontare una famiglia dei figli ecc..diciamo che guardando indietro e vedendo tutto quello che mia madre ha fatto per me mi chiedevo e mi chiedo se io foss stato in grado… Quindi quando guardo altre famiglie che avevano pure dei figli veniva sempre l’ansia perché nel cervello mi chiedevo se io ero in grado e se io ero disposta a fare questo cambiamento nella mia vita..da quel momento comincio ad avere pure ansia sui bambini.. in televisione sentendo quelle persone che uccidono i propri figli ha scatenato in me un ansia terribile…pure se li guardo in una foto… soltanto con i miei nipoti riesco ad essere un po’ più serena… in più pensieri ansiosi di gelosia… Io sono preoccupata da questi miei pensieri fissi da dove arrivano… mi chiedo sempre perché mi faccio questi tipi di pensieri… e la cosa che mi fa più paura è che quando mi trovo dentro in questo stato così ansioso e di nervosismo ho paura di non essere lucida, commettendo così qualcosa di sbagliato…

  13. Rosaria Barba ha detto:

    io accetto lansia e non la scaccio ma comunque non riesco a rilassarmi e godermi quel momento perchè l’ansia inizia a gestirmi come devo fare e poi iniziano a venirmi pensieri negativi oltre con la fantasia

    • ernesta-zanotti ha detto:

      bene…le manca solo di imparare a gestire i pensieri..questo si impara durante le sedute

      • Giulia ha detto:

        Salve dottoressa, io soffro di ansia e attacchi di panico da circa 6 anni. Ho 18 anni e il primo esordio è stato a 13 anni. Cio che si correla spesso alla mia ansia è la sensazione di distacco dalla realtà e dal mio corpo. Quest’anno ho deciso di intraprendere un percorso da una psicologa e sto prendendo atto di molte cose, ma questa sensazione non è ancora andata via. Oscillo tra periodi dove sto bene e periodi di ansia cronica. Ora sono due mesi che mi sento distaccata ogni giorno, mi sembra di vivere attraverso una lente, ho paura, e non riesco ad accettarlo. Ho paura che possa job andare via, e questo mi limita tanto. L’articolo è stato davvero utile per me, sicuramente devo ancora lavorarci tanto

  14. Maria ha detto:

    Buongiorno dottoressa complimenti per l articolo le volevo raccontare la mia storia al settimo mese di gravidanza ho avuto una crisi epilettica che ha colpito la memoria a breve termine poi ho partorito ed è andato tutto bene poi circa un mese fa ho avuto in altra crisi più leggera ma nello stesso tempo soffro di ansia mi sento tremare il braccio e la gamba ed ho conati di vomito voglio ritornare alla mia vita cosa mi consiglia grazie mille in anticipo

    • ernesta-zanotti ha detto:

      gentile maria
      la sua condizione è particolare poichè coinvolge l’aspetto medico. quanto tempo fa ha avuta la crisi epilettica? dovrebbe sentire un neurologo e se per lui è tutto ok allora possiamo parlare di pura ansia ..forse uno strascico post traumatico…non si preoccupi tutto si risolve. se vorrà parlarne meglio e nel dettaglio sarò felice di ascoltarlale tramite consulenza telefonica. Troverà le indicazioni per contattarmi sulla home page.

  15. Maria ha detto:

    Buonasera dottore prima di tutto la ringrazio per avermi risposto comunque l ultima crisi che ho avuto è stato più di un mese fa ma molto leggera sto seguendo un neurologo che come farmaci mi ha prescritto lamictal , grifoni a e gocce di per itale e in più segui anke una psicanalista ma mi farebbe piacere avere anke il suo parere grazie mille

    • ernesta-zanotti ha detto:

      cara maria
      leggo che lei è gia seguita quindi non mi sbilancio ..amche perchè conosco troppo poco..la cosa che posso dirle è che può sembrare davvero ansia…respiri e lasci scorrere..poi con il suo terapeuta parlerà delle paure specifiche che stanno sotto queste crisi..posso essere diverse una tra le quali (per citare l articolo) è proprio la paura delle conseguenze di questi sintomi.

  16. Maria ha detto:

    Chiedo scusa mi correggo seguo una psicoterapeuta

  17. Kira ha detto:

    Onestamente credo che l’ansia, una volta riconosciuta e se ben gestita, possa essere un’importante occasione di crescita. Io è quasi un anno che ho problemi di ansia e sto seguendo una terapia. Come quando da bambini si ha paura del buio, è solo quando riesci a stare nel buio e a non correre nel lettone della mamma che capisci che non succede niente e che non c’è niente che ti fa del male.Insomma la paura si combatte col coraggio…. Bisogna cercare di farsi attraversare dall’ansia.Non farci travolgere. Ma soprattutto sfruttarla per capire quali sono le problematiche che l’hanno fatta insorgere, andando a scovare blocchi emotivi e sotuazioni che possono avere portato questo disagio. Ci sono fardelli che ci portiamo dietro piu o meno consapevolmente e trascinati alla lunga portano alla manifestazione dell’ansia. Conosco persone che fanno finta di non avere problemi di ansia e non fanno che aumentarla.

  18. Assunta ha detto:

    Articolo interessante. Anch’io con gli stessi problemi. Tutto sommato l’ansia la sopporterei anche, peccato che mi causi extrasistole.. Orribile sensazione… Allora è un cane che si morde la coda e tutto diventa terribilmente difficile.

  19. Giuseppe ha detto:

    Ciao articolo molto interessante ma non so se possa aiutarmi visto il mio stato avanzato di ansia. Oltre tutto ho un doc e sono anche ipocondriaco. Praticamente nella mia testa scorre di tutto mi sembra di morire ogni giorno. Ogni giorno mi viene un pensiero nuovo che mi porta ad avere attacchi di panico e paura che un giorno possa succedermi qualche cosa di terribile. Tipo ora devo viaggiare con l’auto e ho paura che le gomme della macchina non abbiano la pressione adeguata e ho paura che possani scoppiare. Sto ore e ora a vedere su internet per trovare una risposta che alla fine non placa per niente questo senso di angoscia. Questo è solo un’esempio ma ogni giorno ne esce una nuova. Per non parlare delle ansie sulla mia salute e di chi voglio bene. Accettarla è molto difficile anche perchè è presente già tutto il giorno. Non so più come fare ho la testa che mi scoppia e cosi la mia vita non ha più senso. Spero che mi possa dare dei consigli. Grazie! E scusa se mi sono dilungato così tanto

    • ernesta-zanotti ha detto:

      bhe certo un articolo è solo uno spunto di riflessione…non ci sono pretese di “illuminazioni”…mi dispiace per la sua situazione che va affrontata dal vivo..doc e fobie sono l apice dell ansia e bisognerebbe vedere quale pensiero c’è sotto. solitamente esiste la percezione di essere sbagliati e timore di sentirsi in colpa quindi arriva l’iper-responsabilità che causa poi l’ansia.
      si cerchi un bravo psicoterapeuta cognitivo comportamentale o integrato..potrà aiutarla. se desidera fare due parole in merito potrà contattarmi tramite il servizio di consulenza telefonica alla voce psicologo on line..oppure mi scriva e le mando io le indicazioni,
      forza! quando capirà starà meglio..quando cambierà starà bene

  20. Enzo ha detto:

    Io ci soffro da 20 anni ormai e devo dire che ancora oggi sono schiavo di questa cosa dalle mie esperienze di panico e ansia ho capito che quando si sta vivendo un attacco di panico non sempre si riesce ad essere cosi se stessi nell affrontare l argomento per me il corpo prende il sopravvento sensazioni terribili in quel momento e scappare via da quella situazione di disagio e piu sei impossibilitato a farlo piu cresce un vero e propio terrore.ma i sintomi e cio che si prova credo bene o male li conosce chiunque soffra di questi diaturbi.la cosa che riesco ad accettare pero e che non capisco perche tutto cio non possa andare via cosi da un giorno all altro nel modo come e arrivato.leggo e sento sempre piu o meno le stesse cose conviverci,superare col tempo accettarla.e dopo un po mi sono dato delle spiegazioni da solo e ho pensato che il nostro cervello e sempre pronto ad imparare nuove cose belle o brutte che siano queste sono anche le paure e nn importa di quale entita o di come si presentino io credo che una volta imparate il nostro cervello nn se ne liberi piu

    • ernesta-zanotti ha detto:

      dell esperienza non si libera ma della paura si..se cosi non fosse saremmo tutti malati, esausti o peggio.
      leggere articoli non basta…deve solo capire meglio l’origine della sua paura e lavorarci su..il suo cervello non dimentica ma come dice lei può apprendere cose nuove ..per esempio a superare questa paura e capire non ti farà male.
      grazie delle sue parole perchè credo rappresentino il pensiero di molti..e auguro di cuore a tutti di superarli.
      a presto

  21. David ha detto:

    10 anni di ansia generalizzata, momenti bui ed anche riprese, antidepressivo, ma pochi ansiolitici.
    Sto provando ad accettarla, ma tuttele volte che si crea mi distrugge l’esistenza.
    Tutte le volte sono stanchissimo, faccio tutto, ma con il freno a mano tirato.
    L’unica voglia è quella di chiudersi in casa, lo stato di disagio permane costantemente e I miei pensieri catastrofici la fanno da padroni.

    • ernesta-zanotti ha detto:

      ha provato una terapia cognitiva?

      • David ha detto:

        Sto facendo una psicoterapia da 3 anni.
        Ha dato dei risultati, ma è molto lunga. E delle volte , scavando a fondo, mi tocca il nervo scoperto.
        Sto lavorando sull’accettazione, ma dopo tanti anni di sofferenza, è faticoso accettare la situazione.

  22. Veronica ha detto:

    Articolo molto utile. Dopo 10 anni di ansia ormai ricorrente e cronica e altrettanti a periodo di psicoterapia posso dire che è vero: taanto più riusciamo a nn farci spaventare dalle nostre sensazioni e più quelle sensazioni sgradevoli ci abbandonano. Io nei periodi bui mi sveglio già col peso della giornata da affrontare e tanti timori ingiustificati a volte…ma quei primi 5 minuti del risveglio sono in grado di condizionare completamente la mia giornata…mi trascino poi il malessere finchè non riesco a distrarmi e fare spallucce a tutte le mie somatizzazioni. A volte mi chiedo se è davvero possibile riuscire a esseren meno invalidati nel quotidiaano anche senza l’ausilio di farmaci….certo forse sarebbe più facile…ma per esperienza (li ho presi 8 anni fa per un anno e mezzo) posso dire che quando si smettono si è punto e capo se non si è fatto un adeguato percorso di accettazione o di consapevolezza di come gestirla. Cosa ne pensa dottoressa?

    • ernesta-zanotti ha detto:

      sono d accordo con lei. il farmaco calma ma non “guarisce”
      in alcuni casi però può essere un valido aiuto in fase acuta e a sostegno di una psicoterapia.

  23. MARCO ha detto:

    Buona sera dottoressa mi chiamo marco soffro di ansia da piu’di 15 anni ne ho 40 sono in terapia da 3 la mia ansia nello specifico e’ ansia da prestazione sessuale difficile veramente da gestire perche’ se si puo’ dire si e’ in due in quei momenti.Sto cercando di applicare cio’ che ha scritto nell’articolo di accettare l’ansia farmela amica e quando ho pensieri anticipatori li faccio entrare con la consapevolezza che sono irreali ma a volte ho paura…
    Non sto evitando situazioni intime anche se per anni ho ricorso a farmaci adesso sono innamorato di una donna e ho deciso di abbandonare i farmaci e provare senza ma ho paura dell’insuccesso e dell’ abbandono come conseguenza .
    Applicando cio’ che dice nell’articolo dovrei accettare l’insuccesso e non innervosirmi? ho capito bene ?
    mi scusi per il disturbo
    e grazie per l’articolo che mi ha illuminato .

    • ernesta-zanotti ha detto:

      la sua ansia è un po diversa…un po piu complessa ma l accettazione del rischio del fallimento è sicuramente una soluzione…se accetto ciò di cui ho paura allora l ansia diminuisce fortemente

  24. Elisa ha detto:

    Buongiorno dott.ssa,
    Sono in cura con zoloft da 3 mesi per ansia e sbalzi d umore emersi dopo un forte stress lavorativo.. terapia sistemico relazionale..ho ancora sensazioni di depersonalizzazione che mi accompagnano e a cui non so come reagire..la terapia cognitivo comportamentale può essere più utile?grazie

  25. ANTONIO ha detto:

    IO NON HO IL SOSTEGNO DELLA FAMIGLIA PRENDO DEPAS DA 5 ANNI MA SONO SEMPRE ANSIOSO MI FACCIO MILLE PENSIERI E SONO GIU DI MORALE TANTE VOLTE CHE DEVO FARE?

  26. Roberto ha detto:

    Gentile dottoressa, puo indicare se esiste un esercizio, un qualcosa che mentalmente può aiutare a favorire l’accettazione dell’ansia quando sopraggiunge?

  27. Cristian ha detto:

    Di tanti articoli sull’Ansia questo è quello che penso sia il migliore di tutti……grazie dottoressa….

  28. Marco ha detto:

    E’ la prima volta che leggo un articolo così interessante. Proverò anche io a mettere in pratica già da ora… peccato lo ho letto dopo aver preso dieci gocce di Tranquirit perché mi sentivo il classico bruciore al petto sinistro senza motivo… ma mi sento già meglio chissà se per l’effetto della medicina o dell’articolo. Grazie di cuore

  29. Stefano ha detto:

    Bell’articolo! Ho avuto modo di sperimentare su me stesso questa tecnica, a volte ha funzionato, altre meno. Mi sono allora chiesto il perché. E mi sono dato una risposta da profano ma curioso. Ciò che m’impedisce la profonda accettazione del mio essere ansioso, senza essere giudici del malessere, sia quello che molti psicologi chiamano super-io, l’immagine abnorme di me stesso, giudice e narcisista che non accetta di essere considerato un debole e “malato”. Di conseguenza oltre all’ansia si aggiunge la tortura del senso di colpa. Un esempio classico è stare male in pubblico. È una vergogna…ah! Il mio ragionamento può avere un fondo di verità? Grazie!

  30. Antonella ha detto:

    Penso di avere ormai un ansia patologica…che mi porta a stare molto male e darmi dei seri sintomi fisici,tra cui oppressione fortissima,senso di svenimento extrasistole,nodo alla gola dolori al petto..ecc,nn so come superare l ho anche curata con dei farmaci leggeri..ma ora sto ricominciando e arrivo a sentire malissimo,ho troppa paura e soprattutto quando è così forte è molto difficile da accettare

  31. Luigi ha detto:

    Chiedo scusa Dottoressa, ma accogliere la paura (esserne consapevoli) e nello stesso tempo dedicarsi ad altro, non equivale a… respingere la paura (e quindi forse sbagliare)? E’ accettabile allora che io, pur avendo paura e stando nella paura, non la consideri facendo altro, “dimenticandomi” della paura in questione? Se io sono colto da una paura, e a me fa bene distrarmi, ciò è giusto ai fini del suo discorso?
    Grazie per l’eventuale risposta.

    • ernesta-zanotti ha detto:

      forse non ho capito bene cosa chiede ma…
      per quel che ho capito accettare non è far finta di nulla ..ma è vedere e capire l ansia per poi lasciarla scivolare via (per impedire paura su paure su paure etcc)
      se lei si distrae senza consapevolezza allora è una fuga..diverso è sapere di avere, capirsi e poi lasciar scorrere

  32. Franco ha detto:

    Mi scusi ma cosa intende per “consapevolezza”, e “sapere di avere”? Fosse così chiaro, fossimo consapevoli, non avremmo bisogno di aiuto… Può chiarire meglio? Uno ha paura, e istintivamente pensa ad altro. Esattamente, mentre siamo spaventati, cosa dovremmo fare?
    Grazie

    • ernesta-zanotti ha detto:

      accettare ascoltare restare nella sensazione sospendendo però qualsiasi giudizio, pensiero negativo e sostituirli con pensieri positivi…e poi lasciare che tutto si sciolga..mentre lo si fa si può camminare, cucinare, scrivere etcc (in questo senso distrazione)
      questo non è facile e la terapia aiuta

  33. Luigi ha detto:

    Credo di avere capito, ma vorrei la Sua conferma: vedere e capire l’ansia, nel senso di accettare che C’E’ una paura in questo dato momento (senza indagare il perchè e il come ho questa determinata paura, senza insomma studiarla), è questo che intende per “consapevolezza”? Poi, una volta consapevoli, visualizzare l’ansia come un fiume che scorre via. E’ corretto come iter?
    Grazie infinite se può rispondere

    • ernesta-zanotti ha detto:

      “vedere e capire l’ansia, nel senso di accettare che C’E’ una paura in questo dato momento” si esatto
      “senza indagare il perchè e il come ho questa determinata paura, senza insomma studiarla” pressapoco..è importante sapere l’origine perchè poi è li che si lavora ma durante l’attacco di ansia devi solo dirti che a creare l’aumento del malessere è la tua stessa paura dell ansia (quindi in teoria non c’è nulla di catastrofico in arrivo)
      Sulla paura “originaria” (per esempio timore di morte , di impazzire etcc) ci si lavora in terapia.

  34. simone ha detto:

    Buongiorno Dottoressa ho avuto la grande fortuna di incappare su questo articolo ed è quello che avevo bisogno in questo periodo, seppur soffro da ansia da molti anni ogni volta che mi capita di riprovare quelle sensazioni ci ricado subito e non mi mollano facilmente….anni fa ho fatto una cura con citalopram e dopo sono stato bene praticamente rinato, ma poi ritorna e siamo di punto a capo.Quello che voglio dire è che sarebbe meglio lavorare sul problema ma a volte è veramente invalidante che stufo di tutto ti butti sulla chimica…..Mi sto chiedendo il mio fattore scatenante e credo di saperlo ma seppur io sia tranquillo in questo periodo probabilmente il mio subconscio non lo è e riaffiorano i punti “deboli”.
    Adesso provo, a momenti del giorno delle forti tensioni muscolari al collo e alla schiena con senso di sbandamento e confusione mentale, e siccome sono un pò ipocondriaco poi ci filo sù e il resto lo può ben capire….Voglio accettare come dice lei ,ho riletto più volte e da il potere di calmarti alla solo lettura quindi ancora complimenti e grazie .

  35. Michela ha detto:

    Buongiorno Dottoressa!La paura di impazzire è sempre ansia ? Ho avuto questa paura 10 anni fa dopo aver partorito il primo figlio , è passata senza farmaci solo osservarla più o meno in due anni è passata ! Ora con il secondo figlio uguale non così forte come al primo parto ! Però c’è! Tipo sto bene e tranquilla tutto il giorno , però se mi arriva il pensiero “se impazzisco “ gli la vista diventa offuscata e sento un magone alla pancia ! E puoi mi chiedo perché mi vengano questi pensieri e sto male .

    • ernesta-zanotti ha detto:

      Buongiorno Dottoressa!La paura di impazzire è sempre ansia ? assoluatmete si..può essere poi una fobia specifica
      forse è molto stanca..forse non si concede debolezze? incertezze? può essere anche una lieve cambio ormonale post partum che aumenta l ansia.

  36. MILA ha detto:

    buonasera dottoressa,mi chiamo mila e soffro di ansia generalizzata da ormai 20 anni.ho fatto psicoterapia,ho scavato dentro me,ho fatto una crescita personale notevole,gestisco un’attivita’ in proprio e non mi sono risparmiata in niente,mai proprio mai.ho 56 anni e sono ancora piena di vita,di nuove esperienze,di tutto quello che la meravigliosa avventura chiamata vita mi riserva.certo l’ansia e’ ormai compagna costante di vita,una compagna che non ho mai accettato,che non ho mai sconfitto.lei c’e’ c’e’ c’e’………….sarei disposta a qualsiasi cosa per riuscire aguarire….quanto lo vorrei….ho fatto tutto cio’ che dovevo fare,preso decisioni importanti….ma lei e’ sempre stata accanto a me….se pensa ci possa essere una possibilita’ la prego mi aiuti.cari saluti.mila

    • ernesta-zanotti ha detto:

      cara mila
      nessun essere umano può dirle che non c’è piu possibilità..nessuno può sapere cosa le riserva la vita. se è certa dia ver fatto tutto da un punto di vista psicologico provi con l’aspetto spirituale..la meditazione, i mantra , gli arcangeli ..diffidi però di gruppi troppo impostati e che ti chiedono di seguire un solo guru ..

  37. Giampaolo ha detto:

    Salve, purtroppo dopo il lockdown, quando la vita è ripresa normalmente, dopo un mese di vita normale ho avuto un attacco di panico molto forte sentendomi soffocare e finendo in ospedale epr paura..i controlli hanno rilevato che non avevo nulla, dandomi qualche goccia di EN effettivamente tutto sparì ma da allora sto ormai da due mesi combattendo con un ansia che le prime setimane mi attannagliava 12 ore al giorno ora sto progredendo, subendola per tutto il giorno ma diciamo 2,3 giorni a settimana. Sto andando anche da uno psicologo e prendendo dei medicinali naturali calmaansia. Il problema che piu’ mi attanaglia ora è che sono un giocatore di tennis e ogni volta che gioco mi prende alla gola e ai polmoni facendomi pensare che sto soffocando… i vostri consigli li sto mettendo in pratica da qualche giorno e sembrano funzionare quindi grazie…Vorrei capire come gestirli anche durante lo sport perchè l’accettazione a cui mi sto allenando in quei momenti proprio non funziona…

    • ernesta-zanotti ha detto:

      gentile gianpaolo durante l’attività fisica non si può “calmare” poichè il corpo è appunto in attività…il principio però è lo spesso “…so cos’è, l’aceeto perchè è umana, non mi succede nulla di irrecuperabile..” e si concentri sull’obiettivo “partita”.

  38. Val ha detto:

    Gentilissima Dott.ssa Zanotti, il suo articolo è veramente illuminante ed esplica in maniera pratica il fenomeno ansia. Io la sto combattendo da qualche anno, o meglio … ho avuto anni fa un attacco di panico mentre ascendevo su di una torre medievale … poi nulla … poi da 4/5 anni ho paura di fare le discese con la bici da corsa … cosa paradossale per chi pratica il ciclismo da anni! da 3/4 mesi non riesco a spostare le mani dai freni, il traffico mia spaventa più del normale … ma il problema è che l’intensità della paura non è sempre eguale. Dipende dai giorni precedenti, a quanto ci penso etc etc. Sono uno stimato professionista e nel mio campo sono un uomo sicuro e sempre gentile e disponibile, molto empatico, e nonostante abbia studiato psicologia da studente, non riesco ad auto-impormi quella che Lei dice a farla fluire dentro di me e non combatterla, o meglio riesco a farla attenuare ma non a farla sparire/conviverci serenamente. Sto cercando un psicoterapeuta con la terapia strategica breve mi riesca a far riconquistare la fiducia in me stesso e superare la mia fobia. Lei cosa ne pensa della Terapia strategica breve? Grazie infinite
    Val

    • ernesta-zanotti ha detto:

      gentile val
      grazie per il suo commento
      la strategica breve può aiutarla nella gestione del sintomo edad abbattere alcune paure. non è adatta per l’analisi delle cause dell’ansia nè per comprendere meglio sè stessi . dipende dai suoi obiettivi..provare non le farà male

  39. Greg ha detto:

    Gentile dottoressa, ho 25 anni, leggo da un po’ i suoi articoli e li trovo di grande aiuto. Sto cercando di accettare l’ansia e ne sto traendo beneficio. 3 anni fa mi è stato diagnosticato un bournout lavorativo con ansia, l’ho superato ma mi è rimasta la paura dell’ansia non avendola accettata fino in fondo. Lo scorso gennaio mi si è ripresentata sotto forma di DAG. Seguo psicoterapia e prendo farmaci ma ancora non sto bene. Il pensiero che mi fa stare peggio è il Dag sia cronico e torni più volte nella vita.. La mia terapeuta è convinta li supererò e che i miei siano solo casi isolati di ansie dovute a motivi unici .. io però ovunque leggo articoli di settore che sostengono queste recidive ed il fatto che questo disturbo sia a decorso cronico altalenante. Questo mi porta davvero giù perché mi sento condannato a vari periodi di ansia acuti nel corso della vita.. nella sua esperienza cosa può dire dell’ansia generalizzata? È così persistente nel corso della vita?

    • ernesta-zanotti ha detto:

      gentile greg ogni persona è un caso a parte, ogni persona rappresenta situazioni diverse..non conta la mia esperienza ma ciò che dice la sua terapeuta. come dice l’articolo che ha letto “accetta smetti di avere paura” poichè è la stessa paura che porta all’aumento dell’ansia..ps: un consiglio, su internet trova di tutto..legga solo cose positive..il resto non le serve affatto.

  40. Marcom ha detto:

    Questo discorso vale anche per l’ansia da prestazione sessuale?
    In caso affermativo, come posso accettarla? Purtroppo la perdita dell’eccitazione è quasi istantanea una volta avvertita la minima paura

    • ernesta-zanotti ha detto:

      l’ansia da prestazione ha una dinamica , in alcuni casi,più complessa …quindi si e no…il senso dell’articolo è che se accetti la tua paura la puoi affrontare con più facilità e i sintomi diminuiscono.

  41. Noah ha detto:

    Salve dottoressa, negli ultimi giorni sto soffrendo molto di doc da relazione con la mia ragazza appunto. Credo sia dovuto al lockdown anche perché io sono sicuro al 100% dei miei sentimenti(e comunque, chi non ama non si fa 1000 paranoie, ma lascia e basta), diciamo che dopo che ho avuto il picco più grosso quando l’ho rivista dopo due settimane, mi è scesa e grazie agli articoli qui su internet la sto tenendo sempre sotto controllo, non penso più a “cosa succederebbe se…” perché so che sono solo inutili pensieri che fanno solo male. Lei sa tutto perché io non mi tengo niente dentro e perché la nostra è una relazione sana, mi sta sempre molto vicino in ogni caso e mi capisce sempre. Vorrei eliminare l’ansia del tutto però, mi stanno aiutando molto gli esercizi di respirazione e il stare a pancia in giù sul letto… volevo chiederle: questi suoi consigli sono utili anche nel mio caso? Ne ha anche altri? Grazie in anticipo bellissimo articolo

    • ernesta-zanotti ha detto:

      buon giorno
      si possono andare bene anche per lei ma il doc è complesso ..i consigli che posso darle per messaggio sono quelli che può leggere negli articoli…anche se l’ansia da doc è molto diversa dal quella dell’ansia da attacchi di panico..il doc teme il senso di colpa quindi lei deve imparare ad accettare il senso di colpa (sintomo)

  42. Nadia ha detto:

    Salve a tutti,
    Ho 22 anni e da circa un mese ho iniziato a soffrire di Ansia;
    Già quest’estate avevo qualche sintomo sporadico di tremore alle mani o alle gambe ma essendoci il cambio di stagione non ho dato molto peso alla cosa.
    Oltretutto ero anche dimagrita.
    Una mattina a causa di problemi al cellulare mi sono un attimo agitata (premetto che ho sempre avuto un carattere agitato di mio e ansio ma “ansia” buona diciamo.)
    Da quella mattina la mi testa è come se non fosse più libera serena, spensierata, una mente collegata al resto del corpo.
    Ho un senso un po’ di irrealtà, di non sentirmi me stessa.
    Non percepisco molto il senso delle giornate, sembrano tutte uguali;
    Sono in cura con xanax (16 gocce) e pastiglie omeopatiche dell’umore ho da poco iniziato un percorso di psicoterapia dove la psicologa ha evidenziato alto livello di ansia e tristezza dentro di me.
    Dottoressa tornerò la ragazza serena libera e spensierata di prima? C’è possibilità di guarigione?

    • ernesta-zanotti ha detto:

      Dottoressa tornerò la ragazza serena libera e spensierata di prima? C’è possibilità di guarigione?
      non come prima…ma meglio di prima!!
      terrò un breve corso da remoto sulla gestione dell’ansia …se vuoi partecipare tieni d’occhio il mio sito ..tra qualche giorno pubblicherò la proposta.

      • Nadia ha detto:

        Ma il senso di irrealtà e di non sentirsi dentro se stessi, passerà?

        • ernesta-zanotti ha detto:

          il senso di irrealtà è solo uno dei tanti sintomi dell’ansia ..se lavora su se stessa sono alte le probabilità che passi e moltissime che diminuisca…dipende dal caso ovviamente.
          anche per lei se desidera potrebbe esserle utile il corso sulla gestione dell’ansia che terrò tra un paio di mesi
          a presto

          • Nadia ha detto:

            Il problema che la mia ansia non si sa ancora da cosa sia venuta, ora mi sto curando con pastiglie omeopatiche dell’umore;
            Quello che più mi spaventa e non tornare dentro me stessa, di non riuscire più a capire sentimenti emozioni ecc ecc

          • Nadia ha detto:

            È una mia paura grande quella di non tornare più me stessa, di non provare più emozioni sentimenti, di non riuscire più a condurre la mia vecchia vita ma fare tutto come un robot.. ci sto molto male ho paura di non guarire più

  43. Riccardo ha detto:

    Buongiorno dottoressa,
    Soffro di Dag ma sento che sto guarendo, capisco sempre di più i pensieri che mi portano ansia. A volte però non riesco ad individuare il pensiero ansioso da cui mi scaturisce la sensazione di ansia e mi parte il rimuginio: “non riesci a distinguere i pensieri sani da quelli ansiosi”, e di conseguenza “non individuando i pensieri che ti portano ansia avrai l’ansia spesso nell’arco delle tua vita”… so che sono pensieri inutili, dannosi e catastrofici ma ancora un po’ mi ostacolano. È come se avessi paura che se non capissi al 100% come la mia ansia si inneschi, questa possa tornare in futuro.
    Se mi può dare un piccolo consiglio le sarei molto grato!

    • Nadia ha detto:

      Ciao, ma anche tu che soffri di ansia senti la testa non libera? Non serena e spensierata? Un distacco dalla tua persona? Dai tuoi pensieri un po’ dalla realtà? Sei in cura con qualche farmaco?

      • Riccardo ha detto:

        Cara Nadia, stai tranquilla. Non stai impazzendo, sono solo le tue paure ed è un meccanismo di difesa della nostra mente. Con la tua psicologa capirai le cause e come gestirla. La situazione migliorerà molto! Quello che ti posso consigliare è di continuare con la psicoterapia ma di farti affiancare anche da uno psichiatra (gli antidepressivi SSRI o SNRI sono i più raccomandati per i nostri sintomi). ma non sono un medico, te lo consiglio spassionatamente perché questa cura combinata penso sia la soluzione migliore.
        Comunque anche io ho avuto le tue stesse sensazioni e con il tempo e le cure, vedrai che andrà sempre meglio. L’ansia è solamente l’allarme che ti fa capire che c’è qualcosa che non ti piace nella tua vita, risolvendo quella, e capendo come gestire la paura di queste sensazioni, sarai molto più forte! È normalissimo tu stia così, ma passerà! Cerca solo di farti curare a modo.. in bocca al lupo!

        • Nadia ha detto:

          Grazie mille! Ho paura di restare tutta la vita così, con la testa così e questa cosa mi sta un po’ distruggendo perché non sentire sentimenti non è molto bello.. essendo anche giovane ho 22 anni vorrei farmi famiglia ecc ecc
          Ho davvero tanta ma tanta paura di non tornare più come ero prima!
          Speriamo di farcela, uscire dall’ansia è tosto purtroppo!

          • Riccardo ha detto:

            Non resterai così per tutta la vita, sono solo le tue paure e il tuo modo di pensare negativo che te lo fa credere.. ero esattamente anche io così, e sono cambiato tanto grazie alla psicoterapia! Ah, e anche io ho più o meno la tua età! Forza che si riesce!

    • ernesta-zanotti ha detto:

      si capisco….provi a fare cosi per ora….lasci perdere il bisogno di capire il pensiero e lo lasci semplicemente andare…perchè secondo me si sta innescando una leggera ossessione da controllo “…paura che se non capissi al 100%..” lavori sul generico, sulle sue fonti di stress in generale.
      terrò un breve corso da remoto sulla gestione dell’ansia …se vuole partecipare tieni d’occhio il mio sito ..tra qualche giorno pubblicherò la proposta.

      • Riccardo ha detto:

        si sta innescando una leggera ossessione da controllo “…paura che se non capissi al 100%..”
        Sono molto d’accordo dottoressa, quando sono lucido capisco che è come se una parte di me temesse ancora un possibile ritorno dell’ansia nel caso non capissi tutti i pensieri e le cause che la generano.. semplicemente accettando e sdrammatizzando potrei evitare questo vortice, è d’accordo?

  44. Cinzia ha detto:

    Buongiorno,
    Mi chiamo Cinzia e ho 22 anni.
    Da 2 mesi l’ansia è venuta a trovarmi, per ansia non intendo quella buona bensì l’ansia che mi è arrivata alla testa..
    Sono in cura con farmaci per l’umore omeopatici e insiolitico 10 gocce di xanax e 15 di ansiolev che è omeopatico e sintomi fisici non ne ho.
    Grazie al “farmaco” omeopatico riesco a condurre la mia normale vita, lavoro, amicizie, fidanzato, shopping, cura della persona come andare dall’estetista ecc ecc
    Il mio problema è la mente.
    È come se dentro ci fosse un peso, non la sento libera serena e spensierata; non percepisco le cose nel futuro vicino, sono un po’ scollegata anche dai miei sentimenti.
    Ad esempio io so che domani è lunedì ma non riesco a immaginarlo come prima, ad avere una mente libera come prima.
    Non ho più la mente come l’ha una normalissima persona che non ha questo problema così elevato.
    Non ho la testa che potrebbe avere una normalissima ragazza della mia età.
    Io so quello che devo fare ma non riesco a immaginarlo; è come se la mente fosse scollegata, il tempo è tutto uguale le ore sono tutte uguali;
    Alle volte fatico anche a ricordare come avevo la testa prima di tutto ciò.
    Io sto anche cercando di andare a camminare, e fare esercizio fisico di praticare esercizi di respirazione con aromaterapia, bevo the e caffè senza teina o caffeina;
    Sto facendo psicoterapia;
    Inoltre perdo moltissimi capelli e ho paura di restare pelata.
    Qualcuno è tornato il vecchio se stesso? Qualcuno è riuscito a guarire da questo incubo?

  45. Vale ha detto:

    Nel momento in cui faccio un passo indietro e mi dico “va bene stiamo insieme non sei poi cosí male”, un fiume di lacrime mi pervade. E li davvero mi rendo conto che sono riuscito a mollare la corda.

  46. Gregorio ha detto:

    Buongiorno dottoressa, da quando ho capito il valore dell’accettazione la mia esperienza con l’ansia sta cambiando.
    Ho solo un ultimo dubbio che ciclicamente mi fa rimuginare: qual è il limite tra ansia buona e ansia patologica? Mi spiego meglio: in passato l’ansia mi diceva: cambia lavoro perché questo ti sta deprimendo, non fa per te (e questa era l’ansia amica che dovevo ascoltare); poi invece una volta caduto nel disturbo l’ansia mi ha cominciato a far credere a paure false e molto più assurde che solo tramite la psicoterapia ho capito fossero false. Per il futuro, come faccio a capire qual è l’ansia che devo ascoltare perché mi sta dicendo qualcosa di vero per me, e quale invece è assolutamente inutile e va accettata e fatta defluire?
    È davvero il mio ultimo dubbio

    • ernesta-zanotti ha detto:

      qual è il limite tra ansia buona e ansia patologica?
      in generale:

      l’ansia “normale” è spesso circoscritta a situazioni precise, determinate e concrete .quindi risolta la situazione se ne va…o comunque non persiste a lungo

      L’ansia patologica è .
      Persistente,
      basata sulla sovrastima di un pericolo che in realtà è molto improbabile”
      riguarda spesso cose non concrete
      associata a svalutazione del sè (non ce la farò)

      i temi dell’ansia patologica ricorrono spesso e sono quelli che in terapia cognitivo comportamentale vengono definiti “schemi distruttivi” o “temi disfunzionali”..questi sono portati alla chiarezza nella terapia …in teoria in terapia dovrebbe aver imparato a valutare e pesare le sue paure …
      solitamente la paura inutile è quella cosa che persiste e che si capisce non porta da nessuna parte (per esempio la paura dell ansia stessa)

      per questo bisognerebbe vedere il suo singolo caso.

  47. Benedetta ha detto:

    Buongiorno Dottoressa. Bellissimo il suo articolo soffro di ansia ma diciamo che il problema è che mi fisso di controllare il respiro e vado in panico per la paura di non poter respirare con autonomia.

  48. Nico ha detto:

    Ho trovato il suo articolo stupendo, soffro di ansia da tanti anni ed ho solo 25 anni ne sono uscito per un periodo 2 anni fa e adesso si è ripresentata, adesso le sto provando di tutte però questo suo articolo diciamo che mi ha fatto aprire un po’ gli occhi, la ringrazio davvero dottoressa, mi dispiace moltissimo che sia lontana da me è davvero scomodo per me Brescia altrimenti l’avrei ascoltata molto volentieri.
    Grazie davvero.

  49. Matteo ha detto:

    Buonasera Dottoressa,
    ho riletto più volte il suo articolo che trovo davvero interessante. Purtroppo soffro da tanti anni di ansia trasformatasi poi in depressione. In questo periodo è davvero dura e pur provando l’accettazione non riesco a metterla in pratica. Penso di non potere perdere il controllo in quanto il perno di tutto e il mio comportamento mi sta letteralmente portando in quella direzione. So che l’accettazione è la guarigione e vorrei davvero riuscirci ma ad oggi prevalgono solo sentimenti negativi su quell’emozione.
    Scusi lo sfogo e per tirarmi un po’ su continuerò a leggere i suoi articoli.

  50. Francesca ha detto:

    G.ma Dottoressa, grazie per i suoi preziosi contributi. Ho quasi 49 anni e nell’arco della mia vita ho avuto periodi in cui ho sofferto d’ansia, angoscia e depressione.
    Negli ultimi anni questi sentimenti angosciosi hanno a che fare con la paura della perdita delle persone care o della loro sofferenza In particolare modo familiari, ma anche animali domestici. L’angoscia quando sale è tremenda e causa anche penosi disturbi fisici come senso di soffocamento, nausea, tremori e vertigini.
    Potrebbe darmi qualche consiglio su come affrontare ansia da perdita e da separazione? come si accetta senza che ci si stritoli il cuore che le cose potrebbero cambiare in negativo all’improvviso? Grazie di cuore

    • ernesta-zanotti ha detto:

      mi sembra che lei soffra da ansia da separazione..soffrire per la èerdita dei cari è normaloissimo quindi non posso fare nulla per lei. l’unica cosa è lavorare sul suo disturbo d’ansia anticipatoria e sul suo pensoero catastrrofoco. le consiglio di lavorare su di sè, sulla sua sensazione di non poter resistere a questa sofferenza. le auguro il meglio

  51. Samuele ha detto:

    Buonasera a tutti.
    Periodicamente sono a fare i conti con la mia ansia che si lega alla paura di non riuscire a dormire e quindi a gestire il domani per poi arrivare ad aver paura che questa mi rovini la vita non facendomi godere dei momenti felici.
    Ho fatto un lungo percorso di terapia cognitiva comportamentale e a parte una ricaduta gestita meglio della “prima volta” adesso sono nuovamente a farci i conti.
    Perché qualche volta si riesce a mettere in pratica ciò che si è appreso ed invece capita qualche volta che l’ansia e la paura siano più forti?
    Grazie mille

  52. Federico ha detto:

    Salve gentile dottoressa , dopo aver letto il suo articolo volevo chiederle se anche riguardante i disturbi psicosomatici come somatizzazioni o dolori vari ,muscolari ecc se si tratta della stessa cosa ovvero che il metodo per superare è lo stesso da attuare ovvero accettando degli altri sintomi ansiosi sopra citati come esempi nell’articolo . Grazie

  53. Manuela Falciatori ha detto:

    Buongiorno sono Manuela sei mesi fa all’improvviso il primo attacco di panico scambiato per altro decine e decine di esami e accertamenti tutti negativi mi ritrovo a combattere tutto il giorno con senso di svenimento e di irrealta’.Avendo un bimbo da seguire è diventato un calvario non riesco più a fare nulla per la paura sto seguendo una psicoterapeuta e dopo un iniziale miglioramento…..non mi sembrava vero……da 10 giorni sono ripiombata nel baratro…..non so perché sono molto abbattuta

  54. Stefania ha detto:

    Articolo molto bello, soffro di ansia e attacchi di panico da 25 anni, ho fatto molte sedute da un psicoterapeuta con terapia comportamentale e EMDR, ma purtroppo continuo ad avere ansia ad uscire di casa, da andare in mezzo alla genta, andare a mangiare fuori o solo andare a visitare qualche museo. Poi quando mi vengono questi attacchi da la poco comincio ad avere pensieri negativi e brutti come la paura di fare del male a mia figlia. Tutto è cominciato solo quando deveva venirmi il ciclo poi invece col passare degli anni si è accentuato anche in tutto il periodo dell’anno. Poi mi vengono molto più spesso durante i cambi stagione come ora e non ne vedo via d’uscita

  55. Claudia Dutto ha detto:

    Buongiorno, ci provo, ma è difficile. Soprattutto quando mi arriva il senso di svenimento e mi devo distendere. Non ho mai perso coscienza fino ad ora. Ma l ansia può essere così potente? Sono stanca di stare male

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