Non riesco più a dormire e passo la notte a pensare

Domanda:

Salve dottoressa, ho 28 anni.

Il problema è iniziato circa 3 settimane fa, non riesco più a dormire. Passo l’intera notte a pensare.

A volte riesco a dormire 2 ore di seguito ma difficilmente riesco a rilassarmi del tutto, chiudo gli occhi per provare a farlo ma sento gli occhi muoversi dappertutto.

Sono piuttosto esausto per la mancanza di sonno e anche per il nervoso che il fatto stesso di avere un problema mi causa.

Sono stato dal medico ma il medicinale (zolpidem 5mg) non ha fatto nulla. Così sono andato in ospedale e mi hanno fatto prendere per 4 giorni 4 pillole al giorno di lorazepam 1mg.

In questo modo ho dormito 4 / 5 ore di fila.

Vorrei un aiuto per riuscire a dormire ma senza medicinali.

grazie, Giorgio.

 

Risposta:

Gentile Giorgio, la chiave per il problema risiede probabilmente nel periodo temporale della problematica.

Dalla frase “Il problema è iniziato circa 3 settimane fa”, si può intuire che il fattore che ha scatenato la problematica è legato ad un episodio o ad una situazione ben precisa.

Inizierei a ripensare agli ultimi mesi. Con buona probabilità molte delle cose che sono avvenute di recente hanno aumentato il suo livello di stress.

Il nostro sonno è un ottimo termometro del livello di stress. Ovviamente ci sono anche altre situazioni che portano all’insonnia, per esempio

  • – siamo troppo agitati o su di giri per prendere sonno
  • – ci addormentiamo ma ci risvegliamo troppo frequentemente
  • – finalmente riusciamo ad addormentarci ma poi ci svegliamo completamente alle 5 del mattino
  • – non riusciamo a dormire perchè la mente pensa troppo

I farmaci sono spesso delle soluzioni adottate in questi casi ma solo per brevissimi periodi. La medicina che ha ricevuto, per esempio il Lorazepam, hanno effetto sull’ansia ma solo per poche ore.

E’ necessario indagare sui motivi che la spingono a provare così tanta ansia.

Credo che lei debba muoversi su due piani, quello farmacologico e quello psicoterapeutico

Deve trovarsi uno psichiatra di fiducia che l’aiuti e intraprendere una psicoterapia, possibilmente con un psicoterapeuta cognitivo comportamentale.

Cordialmente

Dr.ssa Zanotti

 

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