Sognare Sapendo di Stare Sognando
Il Sogno Lucido è un fenomeno che pur non universalmente accettato ha delle prove scientifiche evidenti e numerosissime testimonianze che ne confermano l’esistenza. Con un assiduo allenamento chiunque può imparare a controllare il proprio subconscio al fine di vivere situazioni surreali. In un sogno controllato, si può perseguire con la propria volontà la cessazione degli incubi, studiare e risolvere un problema, praticare le proprie fantasie sessuali, etc.
Esistono varie testimonianze a sostegno del fenomeno, alcune provenienti addirittura dal V° secolo dopo cristo.
Nell’anno 415 Sant’Agostino, prete Cristiano e filosofo, scrisse del sogno di un uomo che era assorto in preoccupazioni riguardo la vita dell’aldilà, e su come questa potesse essere. L’uomo, Gennadius, sognò di ricevere una visita da parte di un giovane “dall’autorevole presenza”. Gennadius segui la persona, e fu condotto in un luogo pervaso da cori di un canto “estremamente soave”. Quando si svegliò considerò l’esperienza frutto di un indigestione. Tuttavia la notte seguente Gennadius sognò ancora e fu nuovamente visitato dalla figura (apparentemente) maschile della giovane guida che gli chiese se si ricordasse di lui. “Certamente!” rispose Gennadius. La giovane guida quindi gli chiese se il loro incontro fosse occorso durante il sonno o nella realtà e Gennadius rispose “in sonno”. La sua guida gli disse “Sappi che anche ora stai dormendo, te ne rendi conto ?” e Gennadius rispose “Si, il mio corpo è nel letto”.
Gennadius fu quindi consapevole di trovarsi in un sogno, tuttavia non sembrava essere in grado di controllarne l’andamento. Ma anche senza far valere la propria volontà sul sogno Gennadius trovò le risposte ai problemi che lo assillavano, restando soddisfatto di quanto riuscì a scoprire.
L’VIII secolo dopo Cristo fu interessato dall’affermazione di un ordine monastico ideatore de “Il Libro Tibetano dei Morti“. Pare che questo gruppo di persone conoscesse molto più di quanto si conosca oggi riguardo l’attività onirica della mente; tuttavia se ciò fosse vero il loro libro non contiene di questa conoscenza. Questo testo descrive per esempio come al momento della morte si vivano allucinazioni simili ai sogni; durante queste visioni il fatto di essere a conoscenza che ciò che si sta vedendo non è reale ma è simile ad un sogno garantirebbe al defunto una facilitazione per raggiungere l’illuminazione e quindi, si spera, la rinascita. Per raggiungere quest’obbiettivo i monaci svilupparono una forma di Yoga utile a comprendere il fenomeno dei sogni in punto di morte.
Nel 1867 un famoso scienziato di nome Marquis d’Hervey de Saint-Denys pubblicò il libro sui “Sogni e Come Guidarli“, spiegando come chiunque potesse imparare a modificare l’andamento dei propri sogni.
Una più recente e conosciuta trattazione del tema proviene da Jane Roberts la quale creò una raccolta di testi chiamata “Seth Material”. L’autrice sostiene di essere riuscita a mettersi in contatto con uno spirito di nome Seth, il quale passò il breve tempo concessogli per discutere con lei di argomenti quali sogni e morte. Purtroppo il successo del libro ha contribuito ad attribuire una connotazione “New Age” al fenomeno del sogno lucido.
Il lavoro di Stephen LaBerge ha invece fornito una chiave di lettura più scientifica al fenomeno. Era il 1980 quando LaBerge ottenne la laurea in psicologia, tuttavia il suo interesse per i sogni e gli stati alterati della coscienza nacque già quando era ragazzino. LaBerge ebbe delle esperienze di sogni lucidi, ed ovviamente trovò l’esperienza molto interessante. Per dimostrare il fenomeno si sottopose più volte ad esperimenti in stato di sonno sotto il controllo di altri ricercatori. I risultati più importanti includono:
- comparazione del senso soggettivo del tempo durante i sogni rispetto alla veglia studiando il movimento degli occhi (si sottopose a tal fine ad esperimenti in cui riusciva volontariamente a sognare una partita a ping-pong);
- comparazione dell’attività celebrale durante l’attività del canto sia durante la veglia che durante il sogno;
- comparazione dell’eccitazione sessuale (e l’orgasmo) sia durante la veglia che durante il sogno
Chiunque avrà fatto un sogno piacevole al punto da volerlo rivivere. Le persone che sanno di stare sognando possono evitare di fare incubi, mentre coloro in grado di controllare i propri sogni possono fare molto di più. Partecipanti in esperimenti scientifici per lo studio dei sogni lucidi dichiarano di provare un intenso senso di soddisfazione al risveglio ed un accresciuto buon umore.
Esistono svariate tecniche per riuscire a controllare i propri sogni, ma principalmente sono 2 le tecniche base. Entrambe prevedono come primo passo di essere in grado di ricordarsi i sogni al risveglio ed altri obiettivi in cui i giovani paiono riuscire più agevolmente.
La prima tecnica è paragonabile ad un “inserimento controllato” nel sogno ed è chiamato metodo WILD (wake-initiated lucid dream). Con questa tecnica si cerca di entrare nel sogno partendo da uno stato di meditazione, conservando un minimo di lucidità per controllare il sogno. Molte delle persone che sono riuscite a mettere in pratica la tecnica hanno segnalato che il metodo è parecchio difficile ed a volte genera effetti molto spiacevoli; non è raro avere la sensazione di fluttuare sopra il proprio corpo o di sprofondare nella materia per parecchi istanti. Altre volte è possibile percepire forti vertigini o addirittura provare una sensazione classificabile come esperienza di pre-morte.
Un altro metodo, più diffuso ed accettato è quello di immergersi completamente nel sogno, quindi cercare un collegamento con la vita reale per ottenere uno stato di lucidità e di controllo sugli eventi all’interno del sogno. Cio’ puo’ avvenire con l’utilizzo del “reality check” denominato anche metodo MILD (mnemonic induction of lucid dreams).
I sogni si differenziano dalla realtà in molti modi, e molti di questi sono prevedibili.
Ci si dovrebbe perciò abituare a mettere in atto comportamenti che possano evidenziare queste differenze. Per esempio se una persona si abituasse a guardare l’orologio 2 volte in rapida successione, da sveglio noterebbe lo stesso orario, mentre in un sogno di solito i numeri sarebbero casuali o comunque differenti. Altre persone si tappano il naso e provano a respirare. Nella realtà è impossibile ma non durante il sogno. La scelta del metodo è ovviamente soggettiva e serve a comprendere se ci si trovi in uno stato di veglia o meno. Il fatto di rendere il gesto un abitudine aiuta a compiere piu’ agevolmente l’operazione anche durante la fase REM del sonno. Capire di stare sognando dovrebbe bastare per poter diventare regista del proprio sogno.
Io faccio spesso i sogni lucidi, cioè so di sognare, sono cosciente, però ciò mi terrorizza
Anche a me e successo.. Controllo il sogno.. Sono dentro al sogno e quando parlo con le persone dico tanto e un sogno non mi può succedere niente.. Quando sta per accadere qualcosa di brutto riesco a svegliarmi e questa cosa terrorizza anche a me sinceramente.
nessuna paura ..sono doti!
quando sogno me ne rendo conto, non è profondo e poco chiaro ..se il sogno diventa brutto mi riesco a svegliare ..proprio mi dico svegliati e mi sveglio..ma non riesco mai a controllarlo a farlo durare di più o a cambiarlo od approfondirlo…
Grazie dell’articolo. Buon lavoro !
Io sono un ragazzo di 11 anni é riesco a percepire né sono dentro un sogno ma non riesco a controllarlo so come risvegliarsi però é difficile controllare il sogno
ciao robert..prova a lasciarti andare dentro il sogno…controllarlo è molto difficile per tutti e solo alcune volte ci si riesce. Il sogno è fatto anche per essere solo un sogno..una storia nella quale ci troviamo coinvolti e che ci racconta qualcosa di noi.
Io riesco ad entrare ed uscire dai sogni, e ha volte mi spaventa molto ha volte ci vogliono ore che mi passa….e come se si apre un mondo parallelo! Ho forse il mondo reale da da dove noi proveniamo che ci riapre le porte…
Io vorrei fare un test. Per verificare tutto ciò ?………..
mi dispiace non esiste un test
Io ultimamente di pomeriggio sogno di essere nel letto in cui realmente dormo e mi vorrei svegliare, mi sforzo ma niente, vorrei almeno girarmi ma niente… Non è paralisi notturna perché non ho alcun tipo di allucinazione ne sensazioni di paura, solo fastidio
Salve, ho 16 anni, da tempo riesco ad accorgermi di sognare. Qualche volta di pomeriggio vado a dormire cosicché io possa sognare. Un problema è che i miei sogni sono solo a scopo sessuale. Di solito mi accorgo di esserci dentro e divento lucido e consapevole, altre volte prima di addormentarmi rimango immobile e mi concentro su quello che vorrei fare, non ci riesco sempre.
Tutto questo è iniziato cambiando stanza da letto.
Incomincia ad avere incubi ad occhi aperti, persone sconosciute che all’apertura dei miei occhi mi guardavano, solo ombre scure nessuna faccia e pur volendo svegliarmi non riuscivo e dopo, arrivato al deficit della paura mi svegliavo. Il problema in questo periodo è che appena sveglio dopo un incubo se provavo ad addormentarmi di nuovo l’incubo ricominciava. Dovevo per forza alzarmi e bere un bicchiere d’acqua. Dopo qualche mese ho iniziato a capire che erano solo sogni e che io ci fossi dentro. Ho iniziato cacciando le ombre e ad avere incesti con mia sorella. Vi tralascio tutto. Ora il problema è che pur sognando riesco a fare completamente qualsiasi cosa solo che non riesco ad andare in giro per il mio paese, rimango in un perimetro ristretto.
Un’altra cosa, certe volte nel sogno sono così intensamente attivo che mi accorgo di stare per svegliarmi e solo rimanendo fermo riesco a non svegliarmi. Se mi sveglio e il sogno comunque è bello, l’unico modo è chiudere gli occhi e ripensare a tutto, a quel punto mi risveglio, ma nel sonno, mi alzo dal letto, io non ci sono, non mi vedo mentre dormo e faccio quello che mi va in quel momento.